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Il mondo dei Podcast

Tempo di lettura: 4 minuti

Da sempre sono un ascoltatore radiofonico seriale, di quella radio parlata prima ancora che musicale: radiodrammi (ricordo su Radio2 le trasposizioni di Eymerich Dylan Dog), programmi divulgativi (ascolto metà del palinsesto di Radio24) e similari. Fino a qualche mese fa conoscevo il podcast in quanto contenitore di ciò che quotidianamente passa in radio, una sorta di grande archivio, un riflesso digitale del mondo radiofonico. Niente di più sbagliato.
Il progetto ‘La Casa nella Notte‘, sviluppato sotto l’ala di FORTUNE e in queste settimane online per il pubblico, mi ha fatto scoprire un mondo completo, complesso e straordinario.
Tutto è iniziato con Veleno (di cui vi ho parlato qualche tempo fa), prodotto esclusivo per il podcast che mi ha letteralmente fatto fare “il primo passo in un mondo più vasto” (citando Obi-Wan Kenobi). Adesso, a distanza di qualche mese, con La Casa nella Notte affidata alle vostre sapienti orecchie, posso affermare che il mondo del podcast è semplicemente meraviglioso.
E’ ricco e sta muovendo importanti passi anche in Italia grazie a una community attiva, entusiasta, preparata e con molte idee (e coraggio, e voglia di sperimentare, che è merce piuttosto rara).

I podcast si possono ascoltare nelle modalità più disparate. Ci sono applicazioni dedicate, l’iPhone ha la sua app ‘Podcast‘ che raccoglie dentro l’universo mondo, e ci sono podcast di ogni tipo. Mi piacerebbe far diventare questa finestra sul mondo podcast un appuntamento fisso (anche perché ci sono prodotti che non hanno davvero niente da invidiare ai romanzi di genere più titolati, e quindi da autore non posso fare a meno che interessarmi a una cosa del genere) perché credo davvero valga la pena esplorare l’enorme offerta. Per darvi un’idea, nell’ultimo Halloween i due giornalisti che riesumano il caso di Michael Myers sono podcaster.
Tra l’altro, rilevo con un misto di entusiasmo e rammarico, che anche in questo caso all’estero ci sono una dinamicità e una freschezza, un voglia di intrattenere con storie elaborate e ben fatte che però consentono a un pubblico più vasto l’approccio alla narrazione di genere, che dovrebbe essere presa da esempio. Ma ho scritto troppo per qualcosa che andrebbe ascoltato.

Inizio con quattro suggerimenti (il primo presenta un piccolo conflitto di interesse), suggerimenti che sono specchio di ciò che sto ascoltando (cliccate sulle immagini per accedere al sito dei singoli podcast):

La Casa nella Notte: serie podcast thriller con un mio soggetto,  mia sceneggiatura e mia idea originale: scritta su misura per FORTUNE, magistralmente interpretata da Enrico Salimbeni. È un prodotto praticamente unico, o quasi, nel panorama italiano. Dategli una chance. Al momento sono online quattro puntate su un totale di otto: giorno di update il mercoledì! Ovviamente in italiano.

The Black Tapes: docudramma il cui spirito si riassume nella domanda riportata sul sito internet: “Come vi rapportate alle attività sovrannaturali? Ai demoni? Ai fantasmi? Agli spettri? Ci credete?“.  Alex Reagan, voce narrante e protagonista, ci conduce tra gli archivi del Dottor Strand. I Black Tapes. In inglese.

Rabbits: docudramma incentrato sulla sparizione di Yumiko, amica della protagonista, e su come la scomparsa della ragazza sia legata a un misterioso e antico gioco che da decenni si svolge tra le ombre della società per come la conosciamo. In inglese.

Invisible City: podcast che si propone di analizzare le città da un punto di vista secondo me molto interessante. Come si sviluppano? Cosa rappresentano? Ogni città, anche la meno appariscente, è frutto di una comunione di intenti, di una pianificazione, di un progetto condiviso. Offre spunti molto particolari. In inglese.

Io ho fatto la mia parte, adesso tocca a voi scoprire il mondo dei podcast. O lo conoscete già?

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