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“Non avere paura del buio” – di Troy Nixey

Tempo di lettura: 2 minuti

Stimo Del Toro nella sua capacità visiva eccezionale e nel suo talento per l’oscuro e le trame a sfondo horror. Lo stimo anche come procacciatore di nuovi talenti e l’ho sempre reputato capace di distillare qualche goccia d’oro anche da prodotti non eccezionali (Blade II e Hell Boy, The Golden Army ne sono esempi).
‘Non avere paura del buio’ non è un film riuscitissimo e il fatto che arrivi solo adesso in Italia, quando ha calcato gli schermi americani per la prima volta nel 2010, ne è testimonianza. Vuoi che la regia del giovane canadese Troy Nixey, alla sua prima esperienza con un lungometraggio (aveva impiegato cinque anni per girare un corto), manchi di quel guizzo di originalità che altri pupilli di Del Toro hanno invece mostrato (per esempio, Bayona con ‘The Orphanage‘, 2007). Vuoi che si tratti di un non convincente omaggio ai film di mostri degli anni ottanta. Vuoi che Katie Holmes sia un po’ arrugginita. Vuoi che Guy Pearce abbia perso la magia che gli aveva infuso Nolan in ‘Memento‘.
Vuoi tutte queste cose ma il risultato è comunque una pellicola scialbetta salvata solo, se proprio dobbiamo salvarla, dall’interpretazione della giovane Bailee Madison che alla veneranda età di tredici anni vanta più ruoli dei suoi due ‘illustri’ colleghi e da un inizio che però, purtroppo, viene subito disatteso dal procedere della storia.
Certo, la fotografia a parte dell’impianto visivo sono propri della genialità di Del Toro ma non basta assolutamente a promuovere (e nemmeno a dare la sufficienza) a una pellicola che pur durare poco più di un’ora e mezzo risulta lunga e indigesta.
In sintesi come prima prova di un regista esordiente poteva essere un bell’omaggio (mal riuscito) ai mostri targati anni ottanta, ma offuscato dall’ingombrante e qualitativa ombra di Del Toro, risulta proprio un film da perdere.

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