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Recensioni Libri – ‘Guerra agli umani’ di Wu Ming 2

Tempo di lettura: 2 minuti

Ci sono romanzi che nascono prima di tutto come esercizi di stile e che poi, magari, si condensano intorno a una buona idea riuscendo a portare avanti trama e personaggi in modo più o meno convincente.
‘Guerra agli umani’ secondo me appartiene a questa categoria. Tutto si concentra (o dovrebbe concentrarsi) intorno al protagonista Marco ‘Walden’ che decide di abbandonare fasti e lusinghe della società per ritrovare una vita più agreste. Si improvvisa supereroe e trasforma una grotta dell’Appennino nella sua nuova dimora. Ha un obiettivo quasi impossibile: convertire alla nuova vita troglodita l’intera umanità. Le sue ambizioni si incrociano con la sparizione di un San Bernardo di nome Charles Bronson, con illegali combattimenti tra uomini e cani e con ambientalisti decisi a tutto pur di salvare la natura dall’uomo.
Già da questa brevissima sinossi si capisce che di carne al fuoco Wu Ming 2 ne ha messa parecchia e questo è uno dei principali difetti del romanzo: capitoli brevissimi e densi che creano confusione e che cercano di tirare le fila senza riuscirci mai del tutto con il risultato di rendere la lettura difficoltosa. La narrazione poi inizia ad andare in troppe direzioni perdendo via via di consistenza e lasciando l’impressione che una storia vera da seguire, in realtà, non ci sia.
Ecco perchè dico che ‘Guerra agli umani’ è proprio un esercizio di stile. E da questo punto di vista funziona perchè la penna di Wu Ming 2 è affilata, intelligente e capace di confezionare piccoli gioielli (dalla definizione di ‘bongoloidi‘ a massime come ‘Le buone idee hanno spesso un difetto. Nove volte su dieci sono troppo per un uomo solo‘). L’autore dà il meglio sulla brevissima distanza quando deve motivare le scelte di Marco ‘Walden’ o in brevi siparietti tra i suoi personaggi ma la mancanza di un piano sul lungo periodo inizia a farsi sentire in modo pesante già da metà romanzo in poi.
Insomma, è difficile valutare la storia in quanto tale perchè troppo frammentata e priva di un disegno complessivo solido mentre si può senza dubbio dire che ‘Guerra agli umani’ è scritto bene. Non scopro di certo io il talento di Wu Ming 2 (per chi non lo sapesse, nome d’arte preso del collettivo noto al secolo come ‘Luther Blisset’) ma concludo dicendo che come esercizio è promosso a pieni voti, come romanzo no.

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