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[Recensioni Film] – ‘Fury’ di Brian De Palma

VOTO:[rating:4] Questa analisi è stata pubblicata su Nocturno 135

LE ORIGINI Era il 1978 e mentre il mondo si stava ancora riprendendo dal meraviglioso shock che Guerre Stellari (1977) aveva da poco causato, la creatività di Brian de Palma era tutta concentrata sull’ESP (Extra-sensory perception). Solo due anni prima infatti l’allora trentaseienne regista del New Jersey aveva portato sul grande schermo ‘Carrie’, tratto dal primo romanzo di Stephen King (pubblicato nel 1974). E’ il 1978 quando, forte del successo che Sissy Spacek aveva contribuito ad assicurargli, Brian de Palma decide di saldare il conto con gli scatenati poteri mentali che tanto terrore avevano inflitto al grande pubblico, americano e non. La struttura di base di ‘Fury’ ha diversi punti in comune con ‘Carrie’: adolescenti per protagonisti (la stessa Amy Irving che in ‘Carrie’ aveva una parte secondaria ora de Palma la sceglie come cooprotagonista) e l’isolamento che il manifestarsi di poteri ESP infligge ai portatori di questi misteriosi talenti. Ma a differenza del suo predecessore qui vengono accantonate la casualità e l’impatto religioso di questi fenomeni in favore di un approccio più complottista e intrigante. Il MORG (Multiphasic Operations Research Group) è un’organizzazione governativa che si occupa, tra le altre cose, di indagare proprio sull’ESP e di imbrigliarne il potenziale distruttivo. Ed è proprio da qui che si parte.

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