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[Racconto] – Maya di Maico Morellini

Ho scritto questo brevissimo racconto per il bel progetto della fanzine cartacea SP15 e a distanza di quasi un anno lo pubblico qui. In Maya riprendo una leggenda locale che riguarda il Lago Calamone declinata un po' alla mia maniera. Buona lettura!

L'uomo rimase nascosto tra gli alberi. Rimase lì anche quando il sole scivolò oltre le montagne che accoglievano il lago Calamone. Anche quando le luci del rifugio si spensero trascinando nel buio echi che sapevano di vino, di birra e di allegria. Rimase nascosto perché aveva bisogno di restare solo, perché doveva vedere le ombre prima allungarsi e poi accorciarsi, stiracchiate dalla luce lunare. Era questione di tempo, come ogni cosa, era solo questione di tempo. Ma doveva restare lì ancora per un po'. Quando aveva visto per la prima volta il lago? Quando aveva capito? Setacciò la memoria in cerca di qualche ricordo ma trovò solo manciate di limacciosa ossessione. Si strinse ancor di più le ginocchia al petto mentre una lieve brezza strofinava i rami. - Non importa – mormorò. Le parole si mescolarono al brusio che animava le fronde. - Non importa – ripeté.

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Racconti – L’oro degli olandesi – Sangue Selvaggio

Un ottobre decisamente caldissimo per quello che riguarda le mie attività letterarie! Dopo Il diario dell'estinzione (non sapete di cosa si tratta? Cliccate sul link SUBITO!) e dopo il progetto podcast La Casa nella Notte, è venuto il momento de L'oro degli olandesi, un bel racconto western-horror del quale sono particolarmente fiero. Il racconto è all'interno della ricchissima antologia Sangue Selvaggio (cliccate qui per scoprire dove procurarvelo) curata dal bravissimo Nicola Lombardi, antologia alla quale ho aderito con davvero molto, molto entusiasmo per tanti motivo. Il primo è la stima che ho nei confronti di Nicola, essere chiamato a bordo di questa carovana sanguinaria mi ha fatto molto piacere. Il secondo sono gli altri Hateful Seven (Danilo Arona, Luigi Boccia, Stefano di Marino, Claudio Foti, Luigi Musolino, Gianfranco Staltari e Claudio Vegnani), compagni con i quali è davvero un onore compiere questa incursione in un far west bello e terribile. Il mio racconto, L'oro degli olandesi, orbita intorno al tema della miniera maledetta andando a declinare una vera leggenda che ancora spinge avventurosi cercatori d'oro tra le Montagne Superstition in cerca del perduto oro degli olandesi.

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Racconti – Weird Po – N di meNare: L’aNtologia

Per come la vedo io, la sperimentazione è una componente fondamentale della scrittura. Testare le proprie attitudini, uscire da quella che di norma viene definita come 'zona di comfort' e intraprendere con entusiasmo nuovi sentieri sono alcuni dei motivi che rendono lo scrivere così interessante. Con Weird Po (titolo molto azzeccato suggeritomi dal vulcanico Jack Sensolini), mio contributo all'antologia N di meNare, ho provato a fare proprio questo. Travolto dall'entusiasmo di Jack, di Luca Mazza e degli altri straordinari compagni di avventura ho spinto sull'acceleratore cercando di esplorare nuovi territori. Certo, citando un vecchio adagio: chi nasce quadrato non muore tondo, perciò scavando sotto la superficie ci sono sempre io, ma considero Weird Po un esperimento davvero ben riuscito.

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[Racconto] – L’Adepto

L'Adepto è una brevissimo racconto inedito ispirato al mondo del mio romanzo La terza memoria ed è nato con un duplice scopo. Il primo è quello di divertirmi tornando nell'Italia post apocalittica che ho inventato come ambientazione del romanzo. Il secondo è (sarebbe) quello di stuzzicare chi ancora non ha letto La terza memoria e magari accompagnarlo verso il romanzo. Il primo scopo l'ho raggiunto. Vediamo se qualcuno mi aiuterà a raggiungere anche il secondo. L'immagine qui sopra è la bellissima illustrazione che Franco Brambilla ha fatto per la copertina di Urania.

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[Racconto di Natale] – Memosintesi

Si chiude un anno piuttosto complesso sotto molti aspetti e per esorcizzarlo (e in qualche modo festeggiarlo) inauguro una nuova tradizione che spero di poter trasformare in appuntamento fisso: il Racconto di Natale. Va bene, lo ammetto, Memosintesi non è un racconto natalizio e non è nemmeno un racconto del tutto originale ma da quale parte bisogna pur partire. Scritto in occasione della bella iniziativa del Cittadino di Lodi che questa estate ha pubblicato sulle sue pagine me e altri colleghi fantascientisti, questo racconto è un piccolo frammento di qualcosa che un giorno potrebbe diventare ben più corposo. Sperando che questo minuscolo regalo piaccia, auguro di cuore ai miei lettori, ai miei amici, a chi incappa tra queste pagine guidato dalla passione per il cinema, per la lettura o depistato dai misteriosi algoritmi di Google, un Buon Natale e, se non dovessimo rileggerci prima, un Felice Anno Nuovo.

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[ebook] – Il Costruttore – Robotica.it

E dopo recensioni, analisi, grida di dolore e work in progress, torno a parlare di una componente fondamentale di questo sito: la scrittura. Nel dettaglio, la mia scrittura. Da martedì 24 ottobre sarà disponibile su tutti gli store un mio nuovo racconto pubblicato solo in ebook per Delos Digital: Il Costruttore.

Cosa sta accadendo ad Aaron Fanti? Perché è scosso da attacchi di panico, perché è perseguitato dalle allucinazioni? Sta piombando in un incubo? O ne sta uscendo? La vita cambia all'improvviso per Aaron Fanti, psicologo alle dipendenze del Ministero della Salute. Ansia, attacchi di panico e strani ricordi iniziano a tormentarlo fino a quando non viene rapito da un misterioso commando. Le sue visioni hanno a che fare con il Costruttore, il gigantesco sintetizzatore di cibo che sfama l'intera popolazione? Quale terribile segreto nascondono i suoi rapitori? Per Aaron Fanti inizia una lotta contro il tempo che coinvolgerà la sua salvezza così come quella dell'intera città di Bologna: una corsa disperata che lo porterà a confrontarsi con un terribile passato.

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[RACCONTI] – La variabile del dolore – Propulsioni d’Improbabilità

Quando l'anno scorso Zona42 mi propose di partecipare a un'antologia tutta italiana di fantascienza, accettai la proposta con grande entusiasmo per tre motivi principali. Il primo era la serietà e la qualità della casa editrice: Zona42 pubblica solo volumi in cui crede fino in fondo e questa non è mai una cosa da poco. Il secondo era la bella possibilità di condividere un progetto insieme ad altri colleghi: scrivere è una passione che si cura nel buio del proprio studio perciò quando ho la possibilità di renderla meno solitaria prendo la palla al balzo. Il terzo era l'incipit dell'invito che riassumo per sommi capi citando a memoria: "Vogliamo spingere gli autori fuori dalla loro zona di comfort, portarli a scrivere qualcosa di diverso ma senza costringerli a rinnegare il loro DNA".

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