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[Recensioni Film] – ‘Transcendence’ di Wally Pfister
VOTO:
Raccontare qualcosa di nuovo sul tema delle intelligenze artificiali che si ribellano all’uomo non è impresa da poco. Il cinema è pieno di pellicole più o meno riuscite che si contorcono intorno a questo concetto: 2001: Odissea nello spazio (1968), War Games (1983), Electric Dreams (1984), Terminator (1984), Matrix (1999) e chi più ne ha più ne metta. Eppure Wally Pfister (già direttore della fotografia di Chris ‘Re Mida’ Nolan), sfruttando la sceneggiatura dell’esordiente Jack Paglen, ci ha provato. Con che risultati?
‘Transcendence’, a mio parere, è uno dei film più bipolari che mi sia mai capitato di vedere. Ed è anche un ottimo esempio di come NON dirigere una pellicola. Ma andiamo con ordine.

‘L’uomo d’acciaio’ di Zack Snyder
E’ dal dicembre dell’anno scorso che, su questo sito, si sono aperte le danze di attesa per ‘Man of Steel’. L’apice massimo è stato raggiunto qualche settimana fa, con l’uscita del trailer e finalmente siamo arrivati al fatidico giorno: il 20 giugno 2013, ieri, ‘L’uomo d’acciaio’ è uscito nella sale.
Piccolo antefatto: sulla versione cinematografica del più antico e potente dei supereroi pende una doppia spada di Damocle. La prima deriva dall’illustre, fumettoso, ironico e scanzonato predecessore: il ‘Superman’ del 1978 è, a detta di molti (se non tutti) troppo perfetto per temere e tentare qualsiasi confronto. La seconda minaccia è intrinseca del personaggio: nato negli anni 30, a distanza di quasi un secolo, non è più figlio dei suoi tempi. Come lo stesso Kal-El, è profugo e riadattarlo agli anni duemila non è cosa da poco. L’ex bimbo prodigio Bryan Singer ci aveva provato fallendo miseramente, e non si trattava certo di un inesperto cineasta di quart’ordine.

[Preview Cinema] il vendicatore ‘Man of Steel’?
Trattenere l’entusiasmo per la prossima uscita di ‘Man of Steel’, potenziale capolavoro firmato dal trittico Snyder, Nolane e Goyer, sta iniziando a diventare molto difficile complice, ma non solo, l’ultimo trailer che da qualche giorno sta impazzando per il web (e che troverete in coda a questo pezzo).
Quasi sei mesi fa avevo tracciato leggere linee guida su come si sarebbe potuta svolgere la macro trama di ‘Man of Steel’: senza ricercare nessuno spoiler, ma solo alla luce di questo nuovo trailer, posso dire di aver indovinato? Certo che sì.

Recensioni TV – ‘Under the Dome’ di Stephen King
Pochi giorni sono passati dalla notizia che già infiamma l’attesa estiva oltreoceano: la CBS trasmetterà a partire dal 24 giugno ‘Under The Dome‘, serie TV tratta dall’omonimo romanzo di Stephen King uscito nel 2009. Ovviamente ancora non è dato sapere se è quando la produzione firmata da Brian K. Vaughan (bimbo prodigio marvelliano e persino sceneggiatore lostiano) arriverà in Italia ma visto che ormai le frontiere delle streaming oltrepassano quelle degli stati, vale comunque la pena parlarne. Prima di tutto, da quello che ci è dato sapere, Vaughan riadatterà le quasi mille pagine del romanzo in un formato più consono ai tempi televisivi permettendosi estrema libertà nella gestione del plot (un finale differente?).

Superman o Man of Steel?
Era il 1978 quando Richard Donner portò sul grande schermo il primo e il più grande di tutti i supereroi: Superman. Lo fece reclutando il perfetto e compianto Christopher Reeve per il ruolo di Kal-el e quel geniaccio di Gene Hackman per l’arcinemico Lex Luthor.

RF – ‘Skyfall’ di Sam Mendes
‘Skyfall’ è, senza dubbio, il film su James Bond con meno James Bond mai realizzato. E non è affatto casuale ( anche se per qualcuno è sicuramente fastidioso fastidioso) che sia stato realizzato proprio nel cinquantesimo anniversario dell’agente segreto più famoso del mondo. Con questa premessa è facile intuire che, se siete appassionati del Bond vintage (e ‘Casino Royale‘ (2006) per quanto mi riguarda appartiene a questa categoria), Skyfall vi possa far storcere il naso.