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[RECENSIONI TV] – ‘AMERICAN HORROR STORY – HOTEL’

Tempo di lettura: 4 minuti

VOTO:★★★½☆

Il cinema ci ha abituati ad alcune pellicole che vengono cucite sulla pelle del protagonista a scapito di altri aspetti della produzione: ‘Oblivion‘ (2013), ‘Lucy‘ (2014) e in qualche misura seppure con risultati ben diversi dagli altri film anche ‘Django Unchained‘ (2012). Era destino che questo piccolo (o grande) peccato finisse con il sedurre anche uno dei brand televisivi più innovativi degli ultimi anni: American Horror Story. ‘Hotel’ infatti, è questo il nome della quinta stagione, è ritagliato, progettato, sviluppato e modellato tutto intorno alla protagonista indiscussa della serie: Lady Gaga.
L’Hotel Cortez è un vero e proprio girone infernale che ha trovato il suo spazio sulla terra. La Contessa (Lady Gaga) è l’entità malvagia che ne abita gli antri sanguinari, è l’eminenza oscura alla quale tutti si prostrano: spietata e potente irretisce i suoi servitori con il sangue e con il sesso. Chi entra al Cortez non rischia solo la vita ma anche la dannazione eterna perché chi muore tra le mura dell’Hotel è intrappolato lì per sempre.
Sesso, sangue. Ryan Murphy e Brad Falchuk questa volta decidono di rincorrere invece che essere loro a dettare il ritmo. Inseguono la spregiudicatezza di Lady Gaga e nella corsa lasciano per strada parte del loro equilibrio. Se nelle prime puntate era importante sottolineare quanto la Contessa fosse capace di usare il proprio corpo e le debolezze carnali altrui, addentrandosi nella serie non era necessario ricordarlo così tanto spesso. A tratti si ha l’impressione che l’intera stagione sia un monolitico spot per l’eccentricità di Lady Gaga, un omaggio alla sua disinvoltura e all’unicum estetico che la pop-star rappresenta.
In più, come già accaduto per ‘American Horror Story – Coven‘, le prime puntate si presentano in modo molto disturbante ma questa caratteristica che in Asylum era presente e costante si smorza forse per favorire la complessità della trama.
Ma, a conti fatti, questi due sono gli unici piccoli grandi difetti della stagione. Perché poi Murphy e Falchuk osano mescolando spettri, vampiri e killer seriali in modo originale, senza timore. Non solo: riescono a confezionare anche uno dei migliori personaggi dell’intero brand ‘American Horror Story’. Il James Patrick March di Evan Peters, costruttore del Cortez e traghettatore di tutte le anime dei morti che l’hotel ospita, è semplicemente straordinario. Sia per la scrittura di ogni sua battuta, sia per le dinamiche che ne muovono ambizioni e intenti, sia per l’interpretazione perfetta di Peters. Non solo: March è il perfetto contraltare della Contessa. Laddove lei seduce con il sesso, lui utilizza l’enorme carisma di cui dispone per plagiare a sua immagine e somiglianza la mente dei più grandi serial killer della storia.
L’idea alla base del Cortez è vincente e mi spingo a dire che si tratta dell’ambientazione più articolata mai concepita dal duo del terrore in cinque ragione di American Horror Story: l’hotel maledetto ha le sue regole, le sue logiche e i suoi riti. Il Cortez diventa una cosa viva e interviene, forse persino sfuggendo alla penna dei suoi creatori, sollevando la qualità media degli episodi meno convincenti.
Il cast è come sempre all’altezza della serie (soprattuto ‘Liz Taylor’, interpretata da uno straordinario Denis O’hare) e anzi in questo caso la bravura degli attori supera la qualità iniziale di una stagione che comincia in modo troppo incerto. Non è un difetto isolato: con sempre più frequenza le serie tv concentrano la loro qualità nella seconda metà degli episodi e Hotel soffre della stessa malattia. Anche se poi il sistema immunitario schierato da Murphy e Falchuk è in grado di intervenire contro la minaccia alzando l’asticella e arrivando a chiudere la stagione in grande stile.
Perciò grande cast (anche Kathy Bates e Sara Paulson confermano il loro enorme talento), il coraggio a cui American Horror Story ci ha abituato (cosa da non dare mai per scontata) ma un’eccessiva sovraesposizione alla presenza di Lady Gaga.
Le tre stelle e mezzo sono il prezzo che faccio pagare a Hotel per i due peccati di cui si macchia perché, soprattutto nella sua seconda parta, anche questa stagione di American Horror Story sarebbe da lode. Vi lascio con le recensioni della altre stagioni e con uno dei tanti colpi di genio della serie: ‘Hotel Californa’ degli Eagles in chiave Cortez. Attenzione, il filmato contiene qualche spoiler.
di Maico Morellini

Cosa penso di American Horror Story?
– American Horror Story – Freak Show
– American Horror Story – Coven
– American Horror Story – Asylum (seconda parte)
– American Horror Story – Asylum (prima parte)

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