Skip to content Skip to footer

Percezione, realtà e inganno

Lo spunto per questa riflessione nasce in tre fasi: la prima fase è stata un'ottima cena annaffiata da un buon vino rosso, la seconda il torrido caldo di queste settimane e la terza, ultima ma non ultima, la notizia di questi giorni sullo stop da parte di Facebook alla comunicazione tra due intelligenze artificiali. Scremate tutte le suggestive teorie fantascientifiche lo staff del social ha deciso di interrompere l'attività delle due IA perché queste comunicavano tra loro utilizzando un linguaggio poco comprensibile agli esseri umani. Ma non per il desiderio di ingannare i loro creatori, quanto per una mancanza di alternative: non erano state formate nel modo corretto (in sostanza, semplifico, non sapevano l'inglese) e hanno tentato di comunicare con i soli strumenti di cui disponevano. Sotto molti aspetti questo è un atteggiamento molto, molto umano.

Read More

IL PIANETA DELLE SCIMMIE RELOADED

Affido questo manoscritto allo spazio, non con la speranza di ottenere soccorso, ma per contribuire, forse, a scongiurare lo spaventoso flagello che minaccia la razza umana. Dio abbia pietà di noi!

Ulisse Mérou, Il Pianete delle Scimmie di Pierre Boulle

Con queste parole l’ex agente segreto e scrittore transalpino Pierre Boulle apriva il sipario sul racconto postumo del suo personaggio Ulisse Mérou, giornalista francese di un futuro remoto imbarcato insieme al professor Antelle su un’astronave diretta verso un lontano pianeta. Mérou aveva affidato il suo drammatico racconto a una bottiglia, lanciata nello spazio e ripescata da due turisti siderali di un futuro ancora più lontano. Per Boulle era il 1963. Due anni prima Jurij Gagarin aveva infranto uno dei più grandi limiti dell’umanità restando per quasi due ore in orbita e aprendo così nuovi scenari per tutti gli scrittori di fantascienza. Era il 1963 e Pierre Boulle pubblicava il suo tredicesimo romanzo: “Il Pianeta delle Scimmie” dove tutto iniziava, appunto, con un viaggio nello spazio.

Read More

[Recensioni Film] – ‘Life’ di Daniel Espinosa

VOTO:[rating:3] In un panorama nel quale il cinema di genere che può godere della grande distribuzione vive di remake, reboot, sequel o prequel (tralasciamo il comparto cine comics che ha un ecosistema autonomo), un titolo come Life, suo malgrado, catalizza in modo particolare l’attenzione degli appassionati. A maggior ragione se l’ambientazione scelta per la pellicola promette di essere molto attuale e molto legata alle recenti avventure delle agenzie spaziali di tutto il mondo.

Read More

[RACCONTI] – La variabile del dolore – Propulsioni d’Improbabilità

Quando l'anno scorso Zona42 mi propose di partecipare a un'antologia tutta italiana di fantascienza, accettai la proposta con grande entusiasmo per tre motivi principali. Il primo era la serietà e la qualità della casa editrice: Zona42 pubblica solo volumi in cui crede fino in fondo e questa non è mai una cosa da poco. Il secondo era la bella possibilità di condividere un progetto insieme ad altri colleghi: scrivere è una passione che si cura nel buio del proprio studio perciò quando ho la possibilità di renderla meno solitaria prendo la palla al balzo. Il terzo era l'incipit dell'invito che riassumo per sommi capi citando a memoria: "Vogliamo spingere gli autori fuori dalla loro zona di comfort, portarli a scrivere qualcosa di diverso ma senza costringerli a rinnegare il loro DNA".

Read More

Dan Stevens interpreta David Haller

[Recensioni TV] – ‘Legion’

VOTO:[rating:4.5]

Ero molto curioso di vedere questa serie TV, e lo ero per almeno due motivi. Il primo è che sono un appassionato di vecchia data degli uomini X, il secondo è che Legione è sempre stato uno dei miei personaggi preferiti. A David Haller va il merito di aver innescato il crossover Marvel più bello che io ricordi: L'Era di Apocalisse, pubblicata a metà anni novanta e capace di ridisegnare l'universo X in maniera straordinaria.

Read More

Maico Morellini ha scritto L'Onda di Canterbury

Ebook – L’onda di Canterbury – Robotica.it

Dopo l'antologia Voci della Polis, l'universo di Polis Aemilia (città ambientazione de Il Re Nero, romanzo vincitore del Premio Urania 2010) si amplia ancora con un racconto lungo, questa volta ambientato dopo i fatti raccontati nel romanzo.

L'onda di Canterbury è una storia indipendente, che può essere letta senza conoscere nulla de Il Re Nero ma che di certo interesserà molto tutti i lettori appassionati di Polis Aemilia. Ma di cosa parla il racconto?

Dopo la caduta della Polis Aemilia, raccontata nel romanzo Premio Urania "Il re nero", il mondo si sta ridisegnando. La Gran Bretagna è diventata un regno teocratico isolazionista, nel quale è impossibile entrare: una misteriosa barriera, l'Onda Sacra, uccide tutti gli esseri umani che si avvicinano alle sue coste. Ma il protagonista di questa storia non è, esattamente, un essere umano. È un Dissonante, una macchina da guerra vivente, costruita per resistere a ogni genere di attacco biologico o chimico. Un relitto del passato al quale è rimasta una sola possibilità per godere di qualcosa di simile alla libertà: portare a termine la propria missione.

Read More

[Recensioni Film] – ‘Logan’ di James Mangold

VOTO:[rating:4.5] Adoro gli X-Men, questo è un dato di fatto. Ho amato le prime due pellicole dirette da Bryan Singer, ho odiato X-Men: Conflitto Finale (2006), diretto da quel mestierante sapido di Brett Ratner, ho accettato senza troppo entusiasmo i due Wolverine e sono letteralmente impazzito per il trittico X-Men: First Class, X-Men: Giorni di un Futuro Passato e X-Men: Apocalypse. E così, mentre continuano le cannonate tra la DC e i Marvel Studios (e anche tra i rispettivi circoli di appassionati), mentre le differenze tra le due major super-eroistiche si assottigliano offrendo ricette sempre più uguali per i cine comics, ecco che la 20th Century Fox, tenendosi ben stretto il franchise degli X-Men, riesce a sfornare un capolavoro come Logan.

Read More

[Recensioni Film] – ‘Split’ di M. Night Shyamalan

VOTO:[rating:4.5]

Premetto che, al netto della sua discontinuità, a me Shyamalan piace molto. Ho molto apprezzato Il Sesto Senso (1999), ho letteralmente adorato Unbreakable (2000) e mi sono scoperto anche piuttosto tenero verso alcune pellicole generalmente considerate traballanti come Signs (2002), The Visit (2015) e Lady in the Water (2006). Si è anche meritato un paio di condanne senza appello, L'Ultimo Dominatore dell'Aria (2010) e After Earth (2013), perciò aspettavo con molta ansia questo Split nel quale milita anche James McAvoy, uno dei miei attuali attori preferiti. Per quanto mi riguarda, Shyamalan questa volta fa un centro colossale.

Read More

0